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L’ Italia, le sue lingue e i suoi dialetti

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Introduzione

Il video si propone di fornire una sintetica introduzione al tema della diversità linguistica che caratterizza l’Italia, illustrando in modo sommario il panorama dei dialetti e le vicende storiche che hanno portato alla nascita della lingua nazionale.

Il docente

Mi chiamo Francesco Costantini e sono docente di Glottologia e Sociolinguistica presso l’Università di Udine. Ho pubblicato diversi lavori su problemi di sintassi e semantica delle frasi subordinate, con particolare riguardo alle lingue romanze, su aspetti di linguistica e sociolinguistica delle minoranze storiche del Friuli e su questioni di storia delle idee sul linguaggio.

Comprendiamo il testo orale

Leggi con attenzione ciascuna delle seguenti frasi e decidi se è vera, falsa oppure se l’informazione non è ricavabile dall’ascolto.

Le origini della lingua italiana

Da qui fino alla fine di questa lezione, il Docente ti presenta una sfida. Inizierai leggendo il testo che segue, comprensibile ma leggermente incompleto. In un secondo momento imparerai a colmare le lacune e a verificarne la comprensione. Infine, saprai dare i giusti titoli alle parti che lo compongono.

A 
La lingua italiana deriva dal latino volgare. La lingua latina, infatti, presentava anticamente due forme: una forma letteraria o scritta (latino letterario), usato delle persone colte e di condizione sociale elevata, e una forma parlata (latino volgare), usato dal volgo, cioè dal popolo e dalle persone meno colte. Sul territorio dell’Impero romano, se da un lato era noto il latino letterario, usato per le più alte necessità della vita politica e culturale, dall’altro veniva usato quotidianamente il latino volgare, che andò subendo __________ trasformazioni o alterazioni nelle varie regioni dell’Impero. Ebbero così origine le cosiddette lingue neolatine o romanze, alle quali appartengono l’italiano, il francese, il provenzale, lo spagnolo, il catalano, il portoghese, il rumeno, il ladino (parlato ancora in alcune vallate alpine della Svizzera, dell’alto Adige e del Friuli).

B
In Italia, malgrado le continue __________ barbariche, il latino rimase vivo più a lungo che altrove, ma con il tempo si frantumò in tante parlate diverse: nacquero così i vari dialetti che presero il nome di “volgari” nel significato “lingue di uso comune” rispetto al latino scritto, ormai conosciuto solo da pochissime persone colte. Il volgare che, nel Trecento, finirà con il prevalere su tutti gli altri e col divenire la “lingua italiana” sarà il toscano, più specificamente il fiorentino. Ancora oggi la nostra lingua nella sua struttura fondamentale è toscana e più particolarmente fiorentina.

C
Nel Duecento la lingua ufficiale della cultura continua a essere il latino. In latino, infatti, si scrivono le leggi, i documenti ufficiali, i trattati, le opere filosofiche e letterarie. Tuttavia, in questo secolo si afferma anche l’uso del volgare per scopi pratici (lettere, documenti di vario genere, traduzioni, registri di spese ecc.). Alla base di questa evoluzione del volgare vi sono le migliorate condizioni economiche politiche dell’Italia: fra queste, l’affermarsi di un’influente classe mercantile che parla e scrive in volgare e la nascita dei Comuni, che vedono nel volgare la lingua dell’autonomia e della piena libertà. In questo periodo nasce anche una produzione letteraria vera e propria in volgare; compaiono, cioè, i primi scritti letterari in volgare.

D
Il Trecento è un periodo di fondamentale importanza per l’evoluzione della lingua italiana. Proprio in questo secolo, infatti, si verifica un fenomeno molto significativo: il prevalere del volgare fiorentino su tutti gli altri volgari italiani. Questo fenomeno avviene principalmente per quattro motivi: perché il volgare fiorentino non si è allontanato molto dal latino letterario; per la __________ geografica di Firenze, posta quasi al centro della penisola virgola che favorisce l’efficace diffusione del volgare fiorentino sia al nord sia al sud; perché nel Trecento Firenze è diventata una delle città più importanti e ricche d’Italia grazie alle attività commerciali e finanziarie; per il fatto che proprio nel volgare fiorentino, la loro lingua d’origine, Dante, Petrarca e Boccaccio compongono le loro opere immortali.

(Testo adattato da R. Zordan, Autori e lettori più – Letteratura, Milano, Fabbri Editori, 2018)

Adesso leggi con attenzione le seguenti domande. Quali delle risposte è corretta?